BOLLO AUTO CONFERMATO: da pagare tutti gli anni anche dopo la demolizione | Più rottami e più paghi

Un nuovo bonus straccia bollo (depositphotos.com) - www.vehiclecue.it
La rottamazione di un veicolo non esonera sempre dal pagamento del bollo auto, ecco cosa succede nel dettaglio.
Il bollo auto, o tassa automobilistica, è un onere annuale che grava sui proprietari di veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Una volta che un veicolo viene demolito e rottamato, ci si aspetta che l’obbligo di pagamento di tale tassa cessi. Tuttavia, la realtà può essere più complessa e riservare spiacevoli sorprese.
Un caso emblematico è quello di una lettrice che, pur avendo rottamato un veicolo nel lontano 1998 e avendo i documenti del PRA in mano, si è vista recapitare una richiesta di pagamento del bollo per il 2020.
Questo accade perché, nonostante la consegna del veicolo, la procedura di rottamazione potrebbe non essere stata correttamente completata dal punto di vista burocratico.
Capire quando il bollo auto è dovuto per un veicolo rottamato e quali sono i termini di prescrizione è fondamentale per evitare di incorrere in richieste di pagamento inaspettate, anche a distanza di molti anni. La “rottamazione” non è solo un atto fisico, ma un processo che richiede il rispetto di precise formalità.
Bollo auto rottamata: quando è dovuto e quando no
Il bollo auto relativo a un veicolo rottamato deve essere pagato per le annualità precedenti già scadute alla data della rottamazione. La tassa automobilistica, infatti, è calcolata su un’intera annualità e non è frazionabile. Tuttavia, se il veicolo viene rottamato e demolito entro i termini utili per il pagamento della tassa annuale (ad esempio, entro il mese di tolleranza dopo la scadenza dell’immatricolazione), per quell’ultimo anno il bollo non è dovuto. Dal momento in cui la procedura di rottamazione è completata, la tassa non è più dovuta nemmeno per le annualità successive.
L’esenzione presente e futura dal bollo è garantita solo se, entro il termine utile per il pagamento annuale, il veicolo è stato consegnato a un demolitore autorizzato e, fondamentale, è stata completata la procedura di rottamazione con l’annotazione al PRA. Senza l’espletamento di tutte le formalità di cancellazione dal PRA, la tassa rimane dovuta.

Completare la rottamazione: la prova da conservare
La procedura di rottamazione inizia con la consegna del veicolo (insieme a libretto di circolazione e certificato di proprietà) a un centro di raccolta autorizzato o a un concessionario. Tuttavia, si completa solo quando la richiesta di cancellazione del veicolo viene effettivamente presentata e acquisita dai sistemi telematici del PRA.
Per avere la prova inconfutabile che il veicolo non è più soggetto al bollo auto, è indispensabile farsi rilasciare e conservare il certificato di rottamazione. Questo documento è l’unica prova valida da esibire in caso di future richieste di pagamento (avvisi di accertamento regionali o cartelle esattoriali). Inoltre, è sempre consigliabile effettuare una visura al PRA per accertarsi che il veicolo sia stato effettivamente e correttamente radiato dai pubblici registri e dalla circolazione su strada.