TAXI CAMBIA TUTTO – Addio tassametro per sempre: arriva la tariffa fissa | Contrattala prima di salire

Un taxi in città

Un taxi in città - vehiclecue.it

La battaglia contro i tassisti disonesti si intensifica: il “prezzo fisso” non è una novità, ma una truffa da cui difendersi.

Prendere un taxi dovrebbe essere un’esperienza comoda e senza pensieri, un modo rapido per spostarsi in città, specialmente per i turisti che visitano luoghi come Roma. Tuttavia, nella Capitale, la fama di alcuni tassisti “furbetti” precede spesso l’arrivo dei visitatori, trasformando un semplice spostamento in una potenziale disavventura.

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Negli ultimi tempi, complice anche l’attesa di grandi eventi e l’aumento del flusso turistico, il rischio di incorrere in raggiri di ogni tipo è notevolmente lievitato. Tra le pratiche più odiose e dannose per l’immagine della città, vi è l’imposizione di tariffe arbitrarie, spesso presentate come una “tariffa fissa” non negoziabile.

Questa presunta “tariffa fissa” non solo non corrisponde a una nuova normativa che abolisce il tassametro, ma è invece una tattica utilizzata per gonfiare i prezzi e ingannare i passeggeri, in particolare quelli meno avvezzi alle dinamiche locali. Si tratta di una violazione delle regole, che le autorità stanno cercando di contrastare con sempre maggiore fermezza.

È fondamentale che i passeggeri siano informati e vigilino per non cadere in queste trappole, proteggendo così il proprio portafoglio e contribuendo a tutelare la reputazione di una città che, per la maggior parte, vanta tassisti onesti e professionali.

Tassametro spento e tariffe gonfiate: la realtà dei raggiri a Roma

Il dipartimento Mobilità di Roma Capitale ha intrapreso una vera e propria guerra contro gli abusi nel settore taxi. Dall’inizio dell’anno, ben 158 licenze taxi sono state sospese, con una media di oltre una al giorno, a riprova della gravità del fenomeno. In molti casi, i tassisti sono stati sorpresi con il tassametro spento o addirittura nascosto, soprattutto nelle aree ad alta densità turistica come il Colosseo.

I racconti di turisti e operatori del settore ricettivo confermano la diffusione di queste pratiche illegali. Claudia, titolare di case vacanza a Roma, racconta di coppie a cui sono stati chiesti 60 euro per un tragitto da Termini al Colosseo, spacciando la cifra come una “fantomatica tariffa fissa”. Di fronte all’insistenza dei passeggeri sull’accensione del tassametro, alcuni tassisti hanno addirittura fatto scendere i clienti, lasciandoli a piedi.

Taxi in strada (Pixabay foto)
Taxi in strada (Pixabay foto) – www.vehiclecue.it

Controlli intensificati e consigli per i passeggeri

Le autorità, in particolare il Gruppo specializzato Pronto intervento traffico (Gpit) della polizia locale, stanno intensificando i controlli per arginare il fenomeno. Tra gennaio e aprile, sono stati effettuati quasi cinquemila controlli (il 30% in più rispetto all’intero 2024), che hanno riguardato non solo i taxi ma anche il Noleggio con Conducente (NCC). Le violazioni accertate sono state circa 500, con più di 200 rapporti disciplinari già inviati, decine di ritiri di patente e sequestri di veicoli.

Per difendersi da questi raggiri, i passeggeri devono seguire alcuni semplici ma efficaci consigli: chiedere sempre che il tassametro sia acceso all’inizio della corsa e monitorarne il funzionamento. Le tariffe fisse ufficiali esistono solo per alcune tratte predefinite (come quelle da e per gli aeroporti, o specifici itinerari turistici, e sono chiaramente esposte); per tutte le altre corse, il tassametro è obbligatorio.