Bonus gomme, arriva il sostegno tanto atteso: ogni due mesi hai diritto a uno pneumatico nuovo | Li cambi tutti senza spendere 1€

Arriva il "bonus pneumatici" (Canva-Freepik foto) - www.vehiclecue.it
Danni agli pneumatici? Gli automobilisti potranno finalmente sorridere. Ecco quando hanno diritto a neanche un euro di spesa
Gli pneumatici figurano tra le componenti di assoluta importanza per ciascuna autovettura. Dalla presenza di pneumatici adeguati e montati nella maniera più opportuna, dipendono sia la sicurezza, sia il confort alla guida.
Questa componente, infatti, permette al veicolo di mantenere la corretta aderenza rispetto all’asfalto, aiutando il guidatore nel controllo del veicolo, anche in condizioni particolarmente impegnative del manto.
Sono, poi, in grado di trasmettere la forza motrice adeguata che parte dal motore direttamente alle ruote, garantendo l’adeguata trazione e, dunque, il movimento.
Si rivelano fondamentali anche per assorbire, e dunque ammortizzare, le irregolarità della strada, andando a migliorare il livello complessivo di confort alla guida per i conducenti.
Una circostanza poco limpida
Molto frequentemente i conducenti italiani si trovano a fare i conti con situazioni di incidenti e disagi causati dalla presenza di dissesti del manto stradale, come in presenza di dossi e buchi, che possono compromettere il regolare andamento delle vetture, specie su strade ad elevata velocità di scorrimento. L’ordinanza 8450/2025 emessa dalla Suprema Corte – molto recente, dunque – ci aiuta a comprendere quale delle parti in causa della esser ritenuta responsabile dell’avvenuto incidente, qualora l’automobilista danneggiato tiri in causa il Comune, sul quale ricade la responsabilità di manutenzione e gestione dei tratti stradali.
La sentenza è stata emessa nell’ambito di una circostanza realmente accaduta, che ha visto due cittadini fare causa all’amministrazione locale, al fine di far ottenere una condanna direttamente all’ente, che avrebbe dovuto procedere al pagamento dei danni derivati da un sinistro, data la responsabilità per danni prodotti dalle cose che si hanno in custodia – ai sensi dell’articolo 2051 del Codice Civile. Nella fattispecie, uno dei due cittadini aveva lamentato un danno al motociclo di cui era proprietario, guidato, tuttavia, dall’altro soggetto implicato al momento dell’incidente, a seguito del quale lo stesso aveva subito delle lesioni causate dall’impatto sull’asfalto. E indovinate qual è stata la causa di questo sinistro? Un dosso presente sulla strada, non opportunamente segnalato.

La fine della contenzioso
Se la sentenza di primo grado aveva prodotto un risultato favorevole nei confronti dei due cittadini coinvolti, in appello è stato sancito che la responsabilità dell’ente comunale dovesse essere esclusa, nel caso in cui alla base dell’incidente vi fosse stato unicamente un atteggiamento di negligenza o disattenzione da parte del guidatore del veicolo, dunque di uno dei due cittadini. La responsabilità del Comune, come evidenziato dai giudici, può, infatti, sussistere esclusivamente nel caso in cui i danneggiati siano in grado di comprovare l’esistenza di una situazione di potenziale disagio o rischio, come, per l’appunto, nel caso di un pericolo non visibile o non opportunamente segnalato.
La Suprema Corte si è, infine, espressa in modo non esattamente remunerativo nei confronti dei due cittadini. Tuttavia, in passato la possibilità di vedersi risarciti appariva di gran lunga più complessa, perché l’orientamento giurisprudenziale disponeva la necessità, da parte del soggetto che aveva subito il danno, di dimostrare non soltanto la presenza di un tratto stradale o di un determinato elemento capace di creare disagio, ma anche che lo stesso rappresentasse un “tranello“, che non fosse, dunque, prevedibile. A scriverlo è Brocardi.it.