Revisione, un bel pieno con la 98 ottani: un giretto in autostrada e la passi liscia come l’olio

Revisione a buon fine (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Basta un piccolo trucco da pochi euro per rendere la revisione molto meno stressante: seguilo e non avrai problemi.
Ogni volta che si avvicina la data della revisione dell’auto, a molti prende una sorta di nervosismo strisciante. Anche chi tiene l’auto in ordine inizia a farsi mille domande: “E se trovano qualcosa che non va?”, “E se mi tocca rifare tutto?”. È una scocciatura, c’è poco da dire, ma bisogna passarci. E spesso non si sa che, con un’accortezza semplicissima, si può dare una bella mano alla macchina.
Per legge, dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, bisogna iniziare a presentarsi alla revisione, e da lì in poi… ogni due anni, precisi come un orologio svizzero. Il problema è che, col tempo, le verifiche sono diventate sempre più sofisticate, più severe. Alcuni controlli sembrano fatti apposta per farti cadere, anche se l’auto funziona ancora benone.
Uno dei momenti più “delicati” della revisione è il test dei fumi. Sì, perché non basta più guardare cosa esce dallo scarico: adesso gli operatori si collegano alla centralina del veicolo, quella scatolina magica dove è registrato praticamente tutto. Emissioni, errori, consumi… insomma, ti leggono dentro come un libro aperto. Se c’è qualcosa fuori posto, zac! bocciato.
E non è raro che un’auto perfetta dal punto di vista meccanico venga respinta per un valore sballato di emissioni. Alcuni dicono che ormai si guarda più all’aria che respiriamo che alla sicurezza del veicolo. E in effetti, se freni, ammortizzatori e sterzo vanno bene, ma hai un piccolo eccesso di CO₂… il rischio di fallire è reale.
Il trucco lo dice chi ci lavora
E’ qui arriva il trucchetto. Lo racconta anche un articolo pubblicato su El Debate, dove un esperto del settore spiega perché questo approccio funzioni. Non è una magia, né una scorciatoia illegale: semplicemente, aiuta il motore a dare il meglio proprio quando ne ha più bisogno.
Insomma, prima di andare al centro revisioni, un pieno “del buono” e qualche chilometro fuori città potrebbero risparmiarti un sacco di noie. Non garantisce il passaggio, certo, ma aumenta le probabilità che tutto fili liscio. E magari risparmi anche qualche euro di riparazioni inutili. Ma come funziona?

Un’accortezza che pochi conoscono
Pare che fare il pieno con benzina premium (quella a 98 ottani, sì, quella “cara”) prima di andare alla revisione, possa cambiare le carte in tavola. Questo tipo di carburante, infatti, contiene additivi che aiutano a pulire il motore, eliminare acqua e ridurre la famosa “sporcizia” nei filtri e nel catalizzatore.
In pratica, la macchina respira meglio, la combustione diventa più efficiente, e — come direbbero quelli bravi — le emissioni si abbassano. Aggiungiamoci poi un bel giretto in tangenziale o autostrada, tenendo il motore un po’ allegro (non da corsa eh, ma neanche in quarta a 50), e il gioco è fatto: più calore, meno residui, tutto più pulito.