Aboliti i limiti di velocità, ognuno stabilirà il suo: Salvini spegne gli autovelox | Non perdi più 1 punto patente

Autovelox (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it
Autovelox e multe: nuove chiarificazioni dalla Cassazione sulla validità delle sanzioni, cosa cambia per gli automobilisti.
I limiti di velocità sono un elemento fondamentale del Codice della Strada, stabiliti per garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione sulle nostre strade. Gli autovelox sono gli strumenti principali utilizzati per accertare il rispetto di questi limiti, con la possibilità di sanzionare gli automobilisti che li superano.
Tuttavia, attorno alla validità delle multe elevate tramite autovelox sorgono spesso dubbi e contestazioni, che portano a ricorsi e dibattiti legali. La precisione e la conformità degli strumenti di rilevazione della velocità sono aspetti cruciali che la giurisprudenza esamina attentamente.
Recentemente, una serie di pronunce della Corte di Cassazione ha fornito importanti chiarimenti sui requisiti che gli autovelox devono possedere per poter irrogare sanzioni legittime, ponendo l’accento su un particolare aspetto della loro certificazione.
Queste decisioni hanno avuto un impatto significativo sulla validità di molti verbali e sulla gestione dei punti della patente, generando una discussione sulle regole che disciplinano l’uso di questi dispositivi sul territorio nazionale.
Autovelox: la Cassazione conferma l’obbligo di omologazione
Una serie di recenti ordinanze della Corte di Cassazione, inclusa la n. 1332/2025 pubblicata lo scorso 14 maggio 2025, ha consolidato un principio fondamentale per la validità delle multe da autovelox: l’omologazione dello strumento di rilevazione della velocità è una condizione necessaria per la legittimità delle sanzioni. La Cassazione ha ribadito che omologazione e approvazione sono due procedimenti distinti.
L’approvazione è un atto che certifica la conformità del modello, ma l’omologazione è il processo più rigoroso che ne verifica l’efficacia e il corretto funzionamento, conferendo un valore legale di prova alle rilevazioni. Questo chiarimento ha portato all’annullamento di diversi verbali e alla revoca della decurtazione dei punti per gli automobilisti multati da autovelox solo “approvati” ma non “omologati”.

Il decreto sugli autovelox ‘sospeso’: non è vero che non si perdono più punti
La decisione della Cassazione ha creato una criticità per i Comuni, che temono l’annullamento di numerose multe emesse da autovelox approvati prima di una certa data ma non omologati. Per rimediare a questa situazione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva predisposto uno schema di decreto per regolamentare l’uso degli autovelox e tentare di “omologare d’ufficio” alcuni dispositivi già approvati.
La “sospensione” del decreto ha lasciato in una situazione di incertezza molti Comuni, che si trovano a dover gestire il rischio di ricorsi e annullamenti per le multe emesse con apparecchi non ritenuti conformi dalla Cassazione. L’obiettivo delle nuove norme è uniformare le regole sugli autovelox a livello nazionale per garantire maggiore trasparenza e percezione di utilità per la sicurezza stradale.