Limiti di velocità, addio autovelox: ogni 500 metri 300 curve, hanno già chiamato le betoniere | Pagano i cittadini in comode rate

Limiti di velocità

Attenzione ai limiti di velocità (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Il nuovo incredibile e alternativo metodo per imporre il rispetto dei limiti di velocità. Una soluzione sorprendente

Per regolare la circolazione dei veicoli su strada, la Legge dispone dei precisi limiti di velocità, ossia valori espressi in km/h oltre ai quali i conducenti non potranno per alcun motivo proseguire la propria corsa.

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I limiti di velocità vengono stabiliti strettamente in relazione a fattori relativi alla strada. In primis tenendo conto della tipologia della stessa, che può essere urbana, extraurbana a scorrimento veloce o autostrada.

Ma anche prestando attenzione alle caratteristiche della strada, come l’eventuale presenza di dossi, curve, incroci, in relazione alle circostanze di visibilità e non soltanto.

Per rendere l’idea in modo più chiaro, il limite massimo stabilito in Italia per i centri abitati è pari a 50 km/h, che sale a 90 km/h se ci si trova su strade extraurbane secondarie. 110 km/h per le extraurbane principali sino a raggiungere i 130 km/h in autostrada.

I rischi di una guida spericolata

Il numero di motociclisti calcanti le strade nostrane risulta essere sempre più elevato con il passare delle stagioni. Dalle Alpi al Mediterraneo, sono moltissimi i club di appassionati che periodicamente si organizzano in raduni o cavalcate percorrendo tracciati altamente suggestivi. Quanto ne consegue, inevitabilmente, è che il rischio diviene più concreto nella circolazione su strada, sia per le due, sia per le quattro ruote, senza dimenticare di considerare i pedoni.

Uno dei principali potenziali fattori di pericolo dal punto di vista dei motociclisti è quello di incappare nella presenza di molteplici e ravvicinati dossi, imboccando il tratto in cui questi sono presenti ad elevatissime velocità. In una simile circostanza, le sospensioni del mezzo di trasporto possono essere soggetti a gravi disagi, che si riflettono sull’esperienza complessiva del viaggio, oltre che, nei casi più gravi, anche direttamente sulla tenuta e sulla salute dei motociclisti, che potrebbero finire vittime di incidenti.

Strisce a zig zag
Strisce a zig zag (CBS Philadelphia foto) – www.vehiclecue.it

Non più solo dossi

I dossi, è fondamentale chiarirlo, rappresentano uno strumento decisamente utile, al fine di garantire il rispetto dei limiti di velocità imposti su un determinato tratto di strada. Qualsiasi conducente, in prossimità di dossi, è costretto a moderare la velocità, mantenendo un’andatura sostenuta, in modo da evitare di arrecare danni agli altri, ma anche a sé stesso e al veicolo che sta pilotando. Tuttavia, esistono alcune località del mondo dove l’utilità dei dossi, seppur riconosciuta, non risulta essere più il principale riferimento per mantenere linearità e sicurezza sulle strade. L’installazione di questi sistemi è, infatti, già stata sostituita da soluzioni alternative, ma egualmente efficaci.

A testimoniarlo quanto successo a Montgomery Township, in Pennsylvania, dove nella via denominata Grays Lane il locale sindaco ha disposto la realizzazione di una strada a zig zag, eliminando le canoniche linee dritte precedentemente presenti, ma introducendo delle linee seguenti dei motivi indubbiamente singolari. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che quella stessa via nel corso degli anni precedenti fosse stata troppo frequentemente utilizzata per mettere in piedi delle vere e proprie gare clandestine, che portavano i veicoli a raggiungere velocità estremamente pericolose per accorrenti e guidatori. Lo scrive VegMotors.