Ufficiale Patente – cambio di età minima, il Ministero ha deciso | Sulle strade pieno di ragazzini al volante

Nuove regole sulle patenti (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
La sorprendente decisione del Ministero. Anche chi non ha raggiunto la maggiore età potrà entrare in possesso della patente di guida
La patente di guida è il documento fondamentale ad abilitare la guida dei conducenti, sia per quanto riguarda le automobili, sia relativamente ad altri veicoli, in base alla categoria della patente stessa.
Quella più frequentemente erogata risulta essere la patente B, che consente di guidare autovetture fino a 3.500 kg di peso, con possibilità di trasporto di 9 passeggeri, compreso lo stesso conducente.
Oltre ciò, conseguendo la patente di guida B i conducenti avranno piena facoltà di portare su strada quadricicli leggeri e moto, esclusivamente sino a 125 cc e soltanto dopo dieci anni dal conseguimento della patente.
Per poter avviare l’iter di conseguimento, che ha inizio con le lezioni teoriche sul Codice della Strada e trova il suo compimento nella promozione nell’esame pratico di guida, i candidati devono necessariamente aver compiuto più di 18 anni.
Un mutamento determinante
L’Unione Europea ha recentemente reso ufficiale una significativa novità relativa alle patenti e più in particolare all’età minima di conseguimento della stessa. A partire dal 2030, quando questo documento diventerà completamente digitali, avranno valenza pari a 15 anni e potranno essere ottenute non più esclusivamente da coloro i quali hanno raggiunto o superato i 18 anni, ma anche i 17, a patto che ciò avvenga con un accompagnatore al proprio fianco. Un cambiamento significativo inerente alle normative attualmente vigenti in materia di patenti di guida. La nuova disposizione è frutto delle novità concordate tra il Consiglio e il Parlamento dell’UE lo scorso 25 marzo, che tra le varie novità hanno introdotto proprio la possibilità di conseguimento della patente per i diciassettenni.
La palla ora passa agli Stati membri, che nel caso in cui dovessero definitivamente approvate tale direttiva, garantirebbero ai propri cittadini il formato digitale da integrare nei portafogli europei dell’identità digitale a partire dall’anno 2030, compiendo un ulteriore passo verso la totale digitalizzazione delle nostre vite e della nostra quotidianità. C’è da specificare, comunque, che per i conducenti resta invariata la facoltà di richiedere, qualora lo desiderassero, anche una versione fisica, che verrà egualmente riconosciuta, al pari del documento digitale, nell’interezza degli Stati membri, con valenza disposta a 15 anni per le specifiche categorie AM, A1, A2, A, B, B1 e BE. Attenzione, però, perché se la propria patente di guida potesse ugualmente fungere da documento di riconoscimento, la necessità di rinnovarla scenderebbe ad una decade.

Requisiti comunque stringenti
Inoltre, è stato disposto che i differenti Paesi membri dell’Unione Europea potranno procedere con specifiche restrizioni inerenti alla durata delle patenti per i soggetti che le hanno appena conseguite, in modo da assicurare un minor rischio su strada, riducendo, per esempio, la validità della patente di guida nei confronti di determinate categorie di automobilisti che necessitano di essere sottoposti con maggiore frequenza ad accertamenti medici o che devono essere limitate da specifiche misure restrittive, a seguito di ripetute infrazioni rispetto alle norme del Codice della Strada. E tornando al fulcro della questione, la principale novità che è sicuramente stata capace di attirare più delle altre l’attenzione di automobilisti e potenziali guidatori è quella riguardante il potenziale conseguimento delle patenti di guida B o C anticipatamente, all’età di 17 anni.
I requisiti specifici che dovranno necessariamente essere rispettati indicano la presenza, al fianco del neopatentato, di un’adulto di almeno 25 anni, che sia in possesso da un periodo pari ad almeno cinque anni di una patente della medesima categoria, che non abbia subito sospensioni della patente nel corso del precedente quinquennio e che non presenti precedenti penali correlati all’inosservanza di norme del Codice, tutto ciò sino a che il neopatentato non raggiunga la maggiore età. Ad esporlo è Brocardi.it.