Codice della Strada art. 689/1981- Il cavillo che conosce solo l’avvocato: non paghi mai le multe | I più furbi non smollano 1 centesimo

Posto di blocco e multa (Depositphotos foto)

Posto di blocco e multa (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Infrazioni stradali: quando la legge prevede eccezioni alla responsabilità, c’è un principio che può giustificare il superamento dei limiti.

Le norme del Codice della Strada sono pensate per garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, superare i limiti di velocità o commettere altre infrazioni comporta sanzioni, tra cui multe e decurtazioni di punti sulla patente.

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Tuttavia, la vita quotidiana può presentare situazioni eccezionali e imprevedibili, in cui un conducente si trova costretto a infrangere una norma per un motivo superiore, spesso legato alla salvaguardia di una vita o all’evitamento di un pericolo grave e imminente.

In questi rari contesti, il sistema legale italiano riconosce la possibilità di un’esimente, ovvero una causa che esclude la punibilità del fatto, anche se la violazione è stata effettivamente commessa. Non si tratta di un “cavillo” o di una scappatoia, ma di un principio giuridico ben definito.

Comprendere la natura e i limiti di questa eccezione è fondamentale, poiché la sua applicazione è subordinata a condizioni molto rigorose e a un’attenta valutazione dei fatti da parte delle autorità competenti, per evitare che diventi un pretesto per giustificare violazioni non legittime.

Lo ‘stato di necessità’: un’esimente alla responsabilità per le violazioni stradali

Il nostro ordinamento giuridico riconosce il principio dello “stato di necessità” come un fattore che può giustificare il superamento dei limiti di velocità o altre violazioni stradali, escludendo la responsabilità del conducente.

Questa possibilità si applica a condizione che il pericolo non sia stato volontariamente causato dal conducente, che non fosse altrimenti evitabile e che il fatto commesso (ad esempio, l’eccesso di velocità) sia proporzionato al pericolo stesso. Il sistema stradale nazionale prevede limiti diversi (50, 90, 130 km/h a seconda della strada), ma in una situazione di stato di necessità, questi possono essere superati.

Codice della strada porta aperta furto multa
La novità presente nel Codice della Strada – Vehiclecue.it (DepositPhoto)

Condizioni rigorose e onere della prova: non è un pretesto

La valutazione dello “stato di necessità” da parte delle autorità e dei giudici è condotta con estrema prudenza e rigore. Non si tratta di un pretesto facile per giustificare qualsiasi violazione stradale. Le condizioni perché questa esimente sia riconosciuta sono molto stringenti e devono essere dimostrabili con prove inequivocabili.

Il pericolo per la persona deve essere grave e imminente, e deve esserci un nesso di causa-effetto specifico e preciso tra la situazione di pericolo e la violazione commessa. Ad esempio, il caso di un conducente che preme sull’acceleratore per portare una donna in travaglio in ospedale, come nell’esempio fornito, può rientrare in questa casistica, ma richiede documentazione (es. cartelle cliniche, certificati medici) a prova della necessità.