Auto, la Cina chiude il rubinetto: “il disprosio è per noi” | Compra ora o i prezzi triplicano nell’arco di 1 mese

Cina

La decisione della Cina (Canva-Pixabay foto) - www.vehiclecue.it

Proseguono contrasti tra le principali potenze economiche globali. La decisione della Cina può segnare un punto di svolta epocale

Il principale mercato automobilistico mondiale è oggigiorno rappresentato dalla Cina. Non esclusivamente per quanto riguarda la mole produttiva, ma anche in merito alla vendita e all’ammontare degli incassi.

—>

La rapida scalata dello Stato asiatico sino al vertice di tale settore a livello globale è da attribuire soprattutto all’innovazione tecnologica e alle sofisticate implementazioni che le case cinesi sono state in grado di apportare.

Parlando di cifre, l’anno 2024 è stato chiuso con oltre 26 milioni di veicoli venduti, cifra astronomica raggiungibile grazie alla sempre più ampia diffusione di marchi autoctoni quali BYD o NIO.

I modelli prodotti e venduti risultano per oltre il 30% possedere un’alimentazione elettrica o plug-in hybrid, consentendo alla Cina di assumere un ruolo di vertice anche nel settore d’esportazione delle auto a zero emissioni.

Il “pomo della discordia”

La nuova guerra commerciale a distanza tra Cina e Stati Uniti si concentrerà sull’ambito delle terre rare, a loro volta correlate alla produzione e alla diffusione delle auto elettriche. A riportare questa fondamentale notizia, in grado potenzialmente di mutare gli equilibri economici del mondo corrente, è il New York Times, che inquadra la decisione di Pechino di fermare l’importazione delle merci rare nel resto del mondo, come gesto di risposta alla decisione da parte dell’amministrazione Trump di imporre dazi al 125% sulle merci prodotte nel territorio cinese.

Innanzitutto, è fondamentale specificare che le terre rare sono 17 elementi, caratterizzati da una scarsa concentrazione di minerali, che ne rendono profondamente ardue sia l’estrazione, sia la raffinazione. Vengono suddivisi in tre distinte categorie, ossia terre rare leggere, medie e pesanti e hanno ricoperto un ruolo di crescente importanza nel mercato odierno per via del loro impiego nell’ambito produttivo di magneti permanenti correlati a turbine eoliche, dispositivi elettronici di ultima generazione e, soprattutto, motori elettrici.

Vettura elettrica
Vettura elettrica in carica (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Il ruolo di rilievo della Cina

Pechino detiene attualmente circa il 70% delle estrazioni e il 90% delle lavorazioni a livello globale relativo alle terre rare, che possono essere quantificate in 270.000 tonnellate su 390.000 complessivamente disponibili. L’utilizzo di elementi come il neodimio o il disprosio, risultano fondamentali per il funzionamento dei motori a magneti permanenti, che sono stati in grado di affermarsi rapidamente a livello internazionale, arrivando a rappresentare quasi l’80% dei propulsori complessivamente diffusi. E bisogna senza dubbio tenere in considerazione come le vetture elettriche montino, in media, circa 0,5 kg di terre rare.

Il ruolo di rilievo detenuto da Pechino, permette alla Repubblica Popolare di Cina di richiedere specifiche e serrate condizioni, soltanto dinnanzi alle quali verrà disposto l’export di terre rare, soprattutto per quanto riguarda quelle pesanti, che risultano essere particolarmente abbondanti in Cina. Una mossa volta a riaffermare il monopolio della potenza asiatica, che ora si trova nella piena posizione per bloccare, di fatto, il commercio del materiale, anche internazionalmente parlando. A scriverlo è El Confidencial.