Parcheggi, rimozione forzata su strisce bianche: imboscata legalizzata | Sospeso il codice della strada

Segnale di rimozione auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Attenzione al parcheggio: anche sulle strisce bianche possono esserci brutte sorprese, rischio rimozione forzata e costi inattesi.
Trovare un posto dove lasciare l’auto, specialmente in località molto frequentate o in periodi di alta affluenza, può essere una vera e propria sfida. La sensazione di sollievo quando si individua un parcheggio libero, magari segnato dalle strisce bianche che indicano la gratuità, è comune a molti automobilisti.
Tuttavia, anche i parcheggi che sembrano a prima vista i più sicuri e accessibili possono, in determinate circostanze, rivelarsi fonte di problemi inattesi. Le regole della circolazione stradale prevedono la possibilità di istituire divieti di sosta temporanei per vari motivi, come eventi, lavori o esigenze di pubblica sicurezza.
Questi divieti temporanei, se non correttamente segnalati e comunicati, possono trasformare una sosta apparentemente regolare in una violazione, esponendo il proprietario del veicolo al rischio della rimozione forzata e ai relativi costi per recuperare l’auto.
Comprendere come funzionano queste eccezioni alle regole generali del parcheggio e l’importanza di prestare attenzione agli avvisi (anche quelli non immediatamente visibili) è cruciale per evitare sgradite sorprese e oneri inattesi al proprio ritorno.
Rimozione forzata all’Isola d’Elba: il caso del parcheggio su strisce bianche
Un caso emblematico di come un parcheggio su strisce bianche possa portare a una sgradita sorpresa è avvenuto di recente all’Isola d’Elba. Un frequentatore assiduo dell’isola ha lasciato la sua auto in un parcheggio adiacente al porto, un’area normalmente gratuita e segnata, appunto, da strisce bianche. Al suo ritorno, ha trovato l’auto rimossa.
Il motivo della rimozione era legato a un Rally che si stava svolgendo sull’isola, durante eventi come i rally, è comune che vengano istituite restrizioni temporanee alla sosta e alla circolazione in determinate aree per garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione e la gestione del traffico.

Il problema della notifica e i costi della rimozione
La rimozione dell’auto all’Elba, pur essendo avvenuta in un’area soggetta a restrizioni temporanee per il Rally, è stata vissuta dal proprietario come un'”imboscata” proprio a causa di un problema di notifica dell’avviso di divieto. L’avviso di rimozione non era stato affisso nel giorno in cui l’auto era stata parcheggiata (una domenica), il che avrebbe permesso al proprietario di vedere il divieto e spostare il veicolo. L’avviso è stato messo solo il giorno successivo, rendendo inevitabile la sorpresa per chi tornava dopo alcuni giorni.
Questo ritardo nella notifica ha impedito al proprietario di evitare la rimozione forzata e di conseguenza di dover affrontare i costi elevati per il recupero dell’auto (150 euro) e una multa aggiuntiva. La percezione di ingiustizia può anche derivare dalla sensazione che i residenti possano aver ricevuto informazioni o avvisi con modalità diverse.