Patente, perdi tutti i punti anche senza guidare | Ministero conferma: questi automobilisti rischiano ogni giorno anche sul divano

Uomo piange (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Chi rischia la decurtazione della patente anche senza mettersi alla guida? Le situazioni che riaprono il dibattito.
C’è una cosa che fa discutere parecchio ultimamente, ed è questa: è possibile perdere punti dalla patente pur senza essersi mai messi alla guida? Sì, cioè… sembra assurdo, ma se ne parla sempre di più. Non si tratta di una leggenda metropolitana, ma di un argomento che ha iniziato a farsi strada tra dubbi, confusione e, diciamolo, anche un po’ di paura tra gli automobilisti.
Nel nostro sistema di punteggio, ogni conducente parte con un “bottino” di 20 punti, e da lì si va o in salita o – più spesso – in discesa. Ma l’idea che qualcuno possa vederseli scalare senza aver nemmeno acceso il motore, beh, suona decisamente inquietante.
E soprattutto fa sorgere una domanda importante: basta l’intenzione per finire nei guai? Qui entriamo in un campo minato. Anche perché non sempre è chiaro il confine tra prevenzione e punizione anticipata. Gli agenti fanno il loro lavoro, ovvio, ma chi stabilisce se è giusto o sbagliato?
La questione è tutta qui, insomma. Tra norme da interpretare, casi limite e applicazioni a volte piuttosto… fantasiose. Il punto è che, tra le righe del Codice della strada, ci sono ancora zone d’ombra. E capita pure che si intervenga sulla base di una “probabilità”, più che su una violazione vera e propria.
Quando ti multano anche se l’auto è ferma
E infatti, uno dei casi che ha fatto scalpore è accaduto a Como. Un uomo esce da un ristorante, è chiaramente alterato (aveva bevuto, insomma), ma non era alla guida. Eppure, la polizia gli ha ritirato la patente, presumendo che stesse per mettersi al volante. Come riporta Sicurauto, spiegando come gli agenti abbiano agito in via preventiva.
Il problema – che poi è anche il nodo centrale – è che, secondo le regole, serve un’azione concreta per far scattare le sanzioni. Non basta che uno “forse” stia per guidare. Alcune sentenze lo ribadiscono: se non c’è la prova che l’auto sia stata effettivamente messa in moto, non si può procedere con la decurtazione dei punti. In pratica, finché non si commette l’infrazione, si resta nel campo delle ipotesi. Ma non finisce qui.

Dove finisce la legge e inizia l’interpretazione
Eppure, ci sono situazioni in cui le forze dell’ordine possono intervenire lo stesso. Tipo quando un agente vede una persona scendere dall’auto dopo una manovra sospetta e risulta positiva all’alcoltest: lì la testimonianza diretta può bastare. Ma se uno è ancora fuori dal veicolo, anche mezzo brillo, non c’è reato. La patente non si può toccare, almeno secondo le regole scritte.
Vale lo stesso anche per chi gira in bicicletta o monopattino elettrico. Se superi certi limiti di tasso alcolemico, sì, puoi beccarti una multa o peggio. Ma la patente non c’entra: non ti tolgono punti perché per questi mezzi non serve averla. Altrimenti chi non ce l’ha sarebbe “immune”, e non sarebbe equo. Insomma, il Ministero è chiaro: senza guida effettiva, i punti non si perdono. Ma come dimostra il caso di Como, a volte la realtà scavalca la norma.