Sospensione patente: se ti fermano su queste strade non te la ridanno più | Per riaverla ci metti anni

Sospensione della patente

Sospensione della patente (Canva-MIT foto) - www.vehiclecue.it

Per non incorrere nella sospensione della patente, presta massima attenzione quando circoli su queste strade

Il Codice della Strada dispone la possibilità che l’automobilista, in presenza di un’inosservanza commessa, venga punito mediante la sanzione accessoria che prevede la sospensione della patente.

—>

In una simile circostanza, la possibilità di mettersi alla guida del proprio veicolo viene, di fatto, ritirata temporaneamente, nonostante il documento resti a tutti gli effetti di proprietà dell’automobilista.

Tra le specifiche casistiche in cui può effettivamente concretizzarsi il procedimento di sospensione, vi sono la guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, correlate al rifiuto di sottoporsi all’alcol test o ai droga test.

Mano pesante anche per chi commette eccessi estremamente gravi rispetto ai limiti di velocità vigenti, ossia 40 km/h oltre il limite, causando incidenti che comportano ferimenti.

Patente sospesa in questo territorio? Ecco cosa accade

Vi siete mai chiesti cosa succederebbe qualora la nostra patente di guida subisse una sospensione mentre ci troviamo in territorio estero? Prima di rispondere con precisione a quanto avverrebbe in una simile eventualità, è bene specificare che la patente di guida che viene rilasciata nel nostro Paese ci abilita a condurre in tutte le strade degli Stati membri dell’Unione Europea e non soltanto, in riferimento a quelle che sono le convenzioni e i trattati internazionali siglati. Se si ha necessità di ottenere una patente internazionale, per poter guidare anche in territorio estero, sarà dunque necessario rivolgersi alla Motorizzazione Civile, in modo da ottenere un’abilitazione che può avere una durata compresa tra 1 e 3 anni, come disposto dalla Convinzione di Ginevra, datata 1949.

A proposito di testi internazionali volti a disciplinare la materia delle patenti, dobbiamo necessariamente citare la Convenzione di Vienna, redatta nel 1968, che si occupa proprio di disciplinare il ritiro della patente quando un automobilista si trova in uno Stato differente rispetto a quello in cui il sui documento di guida è stato rilasciato. In merito, viene specificato come esista a tutti gli effetti la possibilità di ritiro di una patente estera, qualora l’inosservanza commessa preveda tale pena, in relazione a quanto disposto dal locale ordinamento stradale.

Unione Europea
Cartello Unione Europea (Shutterstock foto) – www.vehiclecue.it

Lo spigoloso iter di recupero

Quanto disposto, tuttavia, impone l’obbligo esclusivamente nel Paese in cui la trasgressione avviene, limitatamente al periodo di permanenza dello stesso, non sussistendo fuori dai confini della data Nazione. A ribadirlo è stata anche la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che emettendo la sentenza 23.04.2015 – causa C 260/13, ha disposto la validità delle limitazioni in modo esclusivamente temporaneo e limitatamente al territorio dello Stato che ha disposto tale stazione.

Questo è quanto specificato dalle norme, anche se, nel pratico, non risulta essere poi così agevole rientrare in possesso del proprio documento di guida. Ad occuparsi di tale fase dovrebbe essere la Direzione Generale della Motorizzazione Italiana, ma gli svariati passaggi che vi si celano dietro, comportano un inevitabile prolungamento rispetto alle tradizionali tempistiche. Secondo quanto riporta il sito web ricorsi.net, il modo più efficace e soprattutto rapido per potervi rientrare in possesso, è quello di affidarsi alle autorità che mantengono la custodia del documento.