Patente 2025, cambia tutto: addio al vecchio esame | Ti mandano a nuova Delhi per la ‘prova destrezza’

Tutto sta per cambiare (pìxabay.com) - www.vehiclecue.it

Dal 2025, il modo di affrontare l’esame per la patente di guida potrebbe subire una trasformazione significativa: ecco quale.

Negli ultimi mesi, il dibattito sulla sicurezza stradale in Italia ha assunto un’importanza crescente, complici i dati allarmanti sugli incidenti e l’attenzione rivolta all’educazione alla guida, in particolare tra i giovani.

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Le istituzioni sembrano finalmente pronte a rivedere i metodi di formazione e valutazione dei nuovi automobilisti, e uno dei temi più discussi è proprio l’esame per ottenere la patente.

In occasione di un recente incontro, si sarebbe lanciata un’idea pertinente all’intero processo di esame, che sappiamo essere diviso in due parti.

Un cambiamento potrebbe prendere piede nell’arco di quest’anno. Ma cosa significa? Diventerà difficile prendere la patente? Cerchiamo di capirci di più.

Che cosa cambia

Durante l’incontro, svoltosi a Roma secondo la Gazzetta, il ministro Salvini avrebbe evidenziato la necessità di ripensare l’attuale impostazione, definendo l’esame di guida una sorta di “ruota della fortuna”. Per lui, la teoria occupa troppo spazio a discapito della pratica, un tema che aveva già sollevato in passato e che oggi trova nuova risonanza nel contesto delle riforme avviate sul Codice della Strada.

Per la patente B, ad esempio, è necessario avere almeno 18 anni e superare l’esame teorico entro sei mesi dalla presentazione della domanda. Dopo il rilascio del foglio rosa, il candidato può cimentarsi nella prova pratica, a condizione di aver completato almeno sei ore di guida assistita in condizioni specifiche. Il test pratico, che si svolge presso la Motorizzazione civile o in aree selezionate, valuta la sicurezza del conducente, le sue manovre e il comportamento nel traffico. Proprio questi aspetti sembrano destinati a essere approfonditi e resi più rigorosi.

il ministro salvini
Il ministro ha rilanciato l’idea (depositphotos.com) – www.vehiclecue.it

Un esame complesso

Anche per le patenti A e A2, relative a moto e motocicli, si prevede un possibile aumento dell’intensità delle prove, in particolare per quanto riguarda la destrezza e il controllo del mezzo. Attualmente, chi possiede una patente di categoria inferiore può presentarsi direttamente all’esame pratico per quella superiore, ma questo approccio potrebbe essere rivisto per introdurre fasi più tecniche e valutazioni sul campo. Anche se i dettagli ufficiali non sono ancora stati divulgati, il ministro ha promesso che ci sarà tempo per discuterne nel corso del 2025, lasciando intravedere l’arrivo di una fase di sperimentazione o consultazione tecnica.

In sintesi, fa intendere la Gazzetta, l’obiettivo è trasformare l’esame in uno strumento efficace e realmente utile per selezionare conducenti consapevoli e preparati. Non più quiz casuali da ripetere a memoria, ma un’autentica verifica delle capacità di guida su strada. Nei prossimi mesi sicuramente vedremo sviluppi.