Auto a benzina e diesel addio? Gli italiani sono divisi sullo stop del 2035

Blocco auto Benzina e Diesel (Depositphotos foto)

Blocco auto Benzina e Diesel (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Il futuro delle auto in Italia: tra scetticismo, dubbi sui costi e richieste di rinvio per lo stop definitivo previsto per il 2035.

Da anni si parla della fine dell’era delle auto a benzina e diesel, e con la decisione dell’Unione Europea di vietarne la vendita dal 2035, il tema è più acceso che mai. C’è chi lo vede come un passo necessario per ridurre l’inquinamento e chi, invece, teme che possa trasformarsi in un problema economico e pratico per milioni di automobilisti.

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Le case automobilistiche europee sono già in difficoltà, strette tra il calo delle vendite dei motori tradizionali, la concorrenza delle auto cinesi elettriche e una transizione che procede a ritmi incerti. La domanda chiave rimane sempre la stessa: le auto elettriche sono davvero la soluzione migliore? A giudicare dagli umori generali, la risposta sembra essere tutt’altro che unanime.

Uno dei problemi principali è il costo ancora elevato delle vetture elettriche. Per molti, l’acquisto di un’auto a batteria resta fuori portata, e anche chi potrebbe permettersela non è sempre convinto: la rete di ricarica, sebbene in espansione, non è ancora capillare come quella dei distributori di carburante. Poi c’è la questione ambientale, su cui non tutti concordano: alcuni italiani ritengono che le auto elettriche non siano così ecologiche come si dice, soprattutto considerando la produzione delle batterie e lo smaltimento a fine vita.

Un altro punto critico è il divario generazionale. I giovani, in particolare quelli sotto i 35 anni, sembrano più aperti al cambiamento e alcuni vorrebbero addirittura che il divieto entrasse in vigore prima del 2035. Al contrario, gli over 35, specialmente gli uomini, sono in gran parte affezionati ai motori tradizionali, ritenuti più pratici, affidabili e adatti alle esigenze quotidiane.

Un sondaggio svela lo scetticismo degli italiani

Un’indagine condotta da Autoscout24 in sei Paesi europei ha confermato che il tema è tutt’altro che risolto. In Italia, il 52% degli intervistati vorrebbe posticipare o cancellare il divieto sulle auto termiche, un dato simile a quello registrato in Austria (61%), Germania (58%) e Francia (55%). Ma se si guarda solo a chi chiede l’abolizione totale dello stop, la percentuale scende: in Italia si ferma poco sopra il 20%, segno che il fronte dei contrari è forte, ma non compatto.

Lo studio ha anche messo in luce una crescente diffidenza verso le auto elettriche, soprattutto in Italia, dove il 33% degli automobilisti è meno propenso all’acquisto rispetto all’anno scorso, mentre solo il 21% ha maturato un’apertura verso questa possibilità. Ancora più netto il rifiuto per il mercato dell’usato: il 41% degli intervistati non prenderebbe in considerazione un’elettrica di seconda mano, mentre appena il 13% la considererebbe un’opzione valida.

Rifornimento (Pexels foto)
Rifornimento (Pexels foto) – www.vehiclecue.it

I motori a benzina e diesel restano i preferiti

Nonostante l’innovazione e l’arrivo di nuovi modelli elettrici, le auto a combustione interna continuano a essere considerate più pratiche ed efficienti. Per circa un terzo degli italiani, i veicoli a benzina o diesel restano la scelta migliore in termini di autonomia, costi e tempi di rifornimento, rispetto alle alternative a batteria.

Anche il fattore economico pesa moltissimo: il 44% degli italiani è meno incline a spendere di più per un’elettrica rispetto all’anno scorso, mentre solo il 16% si dice disposto a investire una cifra maggiore. Anche se le colonnine di ricarica aumentano e arrivano modelli più accessibili, l’incertezza sugli incentivi e sulle politiche future tiene molti alla finestra, in attesa di capire che piega prenderà il mercato.