Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, varato nuovo decreto attuativo: esame patente in 3 parti | Arriva la prova di carteggio

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Wikimedia Commons foto) - www.vehiclecue.it
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nuove modalità d’esame: il percorso per la patente cambia volto.
Prendere la patente, per chiunque abbia un sogno o un progetto in mente, è sempre stato un passaggio chiave. Studiare, esercitarsi, magari sbagliare e poi riprovare… è tutto parte di quel percorso che porta alla conquista di una certificazione importante, un lasciapassare per nuove opportunità.
Nel tempo, il modo di ottenere una patente è cambiato parecchio. Non si tratta più solo di sapere le regole o di manovrare bene, ma di dimostrare una preparazione più ampia e aggiornata, che tenga conto delle esigenze moderne. Le prove si sono fatte più serie (e anche un po’ più toste, diciamolo), ma servono a formare chi poi sarà davvero all’altezza.
Dietro a ogni cambiamento ci sono sempre dei tavoli di lavoro, confronti anche accesi tra ministeri, associazioni di categoria e operatori. Non è mai un processo rapido. Si cerca di bilanciare formazione e praticità, senza perdere di vista la necessità di mettere sul campo persone competenti e affidabili.
Quando arriva una nuova modalità di esame, è un po’ come riallineare l’asticella: chi vuole ottenere la patente deve dimostrare di saper fare davvero tutto, senza scorciatoie. Una bella sfida, insomma, che punta ad alzare il livello e a offrire standard professionali più solidi. (E no, non è solo teoria.)
Chi può essere esonerato e i tempi per ripetere le prove
Il decreto ha pensato anche a chi, magari, ha già tanta esperienza alle spalle. Sono infatti previste esenzioni sia per alcune categorie di professionisti che per chi possiede già patenti particolari da almeno dieci anni (se accompagnate da attività lavorative specifiche). In più, se uno supera solo una o due prove su tre, può tentare di recuperare le mancanti entro un anno. Una seconda chance non si nega a nessuno, no?
Gli esami si terranno almeno ogni sei mesi. Tutte le info utili saranno pubblicate online sui loro siti ufficiali, per garantire a tutti di sapere quando e dove presentarsi. Ah, dimenticavo: il decreto si intitola MIT n. 40 del 14.03.2025 — fonte ufficiale e confermata.

Come cambia l’esame per ottenere la patente
Ecco allora che, con il decreto n. 40 del 14 marzo 2025, firmato da Patrizia Scarchilli, Direttore Generale per il Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di ridisegnare le regole del gioco. L’esame per diventare Ufficiale di navigazione del diporto di 2ª classe si dividerà in tre momenti principali: una prova di carteggio, un colloquio teorico e, dulcis in fundo, una bella prova pratica in mare aperto.
Nel dettaglio: la parte di carteggio consiste nello svolgimento di quattro quesiti (indipendenti tra loro) in sessanta minuti. Per passare, servono almeno tre risposte corrette. Poi c’è il colloquio che spazia su argomenti tosti come teoria della nave, segnalamento marittimo e anche navigazione elettronica. Infine, l’uscita in mare su un’imbarcazione di almeno 15 metri, per mettere alla prova le capacità pratiche.