Auto ibrida, nuova tassa usato: ora sganci 3.000€ in più oltre al prezzo pattuito | Se ha più di 10 anni te la affibbiano in automatico

Soldi e macchine ibride

Costi in impennata per le ibride (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Un’ulteriore variabile da considerare nell’acquisto di un’automobile ibrida. Consumatori avvisati: ecco come funziona

Le auto ibride sono veicoli il cui funzionamento si basa sull’impiego combinato di un motore termico, la cui alimentazione avviene frequentemente tramite benzina, e un motore elettrico, con alimentazione a batteria.

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Si tratta di una scelta efficace per gli automobilisti che vogliono godere di uno stile di guida maggiormente fluido, a fronte di un consumo inferiore di carburante e di un quantitativo ridotto di emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Ma come funziona l’impiego dei due motori durante la marcia di un’auto ibrida? Al momento della partenza, o quando si procede a velocità ridotte, la vettura impiega esclusivamente il motore elettrico.

Esclusivamente nelle situazioni in cui si renderà necessario l’impiego di una maggiore potenza, entrerà in supporto anche il “fratello” termico.

Vantaggi e punti interrogativi da tenere in considerazione

L’acquisto di un’auto ibrida usata può davvero rivelarsi un affare, soprattutto per via del fatto che il consumo di carburante risulti essere maggiormente economico, ma data anche la presenza della certificazione ambientale ECO della DGT, che abilita all’ingresso nelle zone delle grandi città in cui l’accesso viene concesso esclusivamente alle vetture meno inquinanti, oltre alla possibilità di usufruire di tariffe più convenienti sui parcheggi pubblici. Prima di procedere all’acquisto di un simile modello, tuttavia, è bene valutare attentamente quelle che sono le sue caratteristiche, specie dopo anni di utilizzo, in modo da prevenire o valutare l’insorgenza di potenziali futuri problemi e tutelarsi attraverso le precauzioni più adeguate.

L’elemento fondamentale nella valutazione d’acquisto di una qualsiasi auto ibrida, ancor più se usata, è la sua batteria. Generalmente questa componente mantiene un sufficiente rendimento di prestazioni per un periodo pari a circa 8/10 anni, che si traduce in più o meno 240.000 chilometri di percorrenza. Conoscere l’autonomia teorica della batteria presente nell’auto a cui si è interessati e verificare quanta ne sia già stata smaltita è il passo cruciale da compiere prima di procedere all’acquisto.

Batteria
Batteria per veicoli ibridi (SRM foto) – www.vehiclecue.it

La differenzia nell’autonomia e i costi di manutenzione

Bisogna tenere conto del fatto che l’autonomia teorica, rispetto a quella effettiva, presenta un 15-20% di perdita, risultando realmente impegnativo effettuare un calcolo, a meno di specifici controlli all’interno di concessionarie ufficiali del marchio o in officine certificate e altamente specializzate. Perciò, è fondamentale definire che le batterie delle vetture ibride sono generalmente piccole e sono in grado di garantire un’autonomia limitata, a meno che non si stia parlando di un ibrido plug-in, la cui componente riesce ad assicurare oltre 100 chilometri di autosufficienza.

Inoltre, riesce a conservare sino a circa l’80% della capacità complessiva entro il corso del primo decennio trascorso dopo la sua fabbricazione, riuscendo a garantire il medesimo apporto in termini di potenza, a dispetto della capacità di immagazzinare un quantitativo di energia inferiore. Nei casi in cui i segni dell’usura e del tempo conducano la capacità a scendere al di sotto la soglia indicata, si renderà opportuno procedere con la sostituzione, operazione che costerà circa 3.000 euro. A riferirlo è El Motor.