Nuovo codice della strada, regolamento ‘pietre miliari’: è panico al teorico patente | Nessuno sa rispondere a questa domanda

Patente e uomo disperato (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Tra le nuove insidie dell’esame di teoria, un dettaglio poco noto sta mandando in tilt i candidati: sai cos’è la progressiva chilometrica?
L’esame di teoria per la patente di guida è da sempre una fonte di ansia per migliaia di giovani (e meno giovani). La mole di regole, segnali e definizioni da memorizzare è enorme, e la paura di incappare in domande trabocchetto o su argomenti poco studiati è dietro l’angolo per ogni candidato.
Mentre alcuni argomenti sono universali e ben noti (segnali di pericolo, precedenze, limiti di velocità), il Codice della Strada è un testo complesso e dettagliato che nasconde insidie inaspettate, soprattutto in quelle parti meno intuitive o di uso comune per chi non è addetto ai lavori.
Capita così che nel quiz d’esame compaiano domande relative a concetti che la maggior parte dei futuri guidatori non ha mai sentito nominare o a cui non ha mai prestato attenzione nella vita di tutti i giorni.
Uno degli argomenti che, nel “nuovo” (o meglio, rivisitato e approfondito) contesto dell’esame teorico, sta generando particolare panico tra i candidati riguarda le cosiddette “pietre miliari” e la loro interpretazione ai fini della localizzazione stradale.
Le “Pietre Miliari” misteriose: cosa sono e perché nessuno le riconosce
Parliamo della progressiva chilometrica (prog. km), quei numeri che si trovano su specifiche paline o segnali lungo le strade, spesso composti da un numero intero seguito da un “+000” e poi, nel calcolo, dai metri dal segnale stesso (es. 15+423). Questi segnali, in un contesto tecnico, sono fondamentali per indicare una posizione esatta lungo un tratto stradale.
Sui segnali di progressiva chilometrica si trova il numero di prog. km (nero su fondo bianco), il numero della strada (es. SP, bianco su blu) ed eventuali indicazioni di distanza a località vicine (che non fanno parte della progressiva). Il problema è che la maggior parte delle persone li vede ma non sa cosa rappresentino o, peggio ancora, come utilizzarli. Secondo quanto emerge, e come si può intuire dalla procedura necessaria per interpretarli correttamente, il processo di calcolo della progressiva chilometrica e di identificazione del lato della strada (destro o sinistro) è tutt’altro che banale.

Panico all’esame: perché la “progressiva chilometrica” ti può bocciare
Ed è proprio questa complessità intrinseca a rendere l’argomento una vera e propria insidia all’esame teorico, le domande relative al calcolo o all’interpretazione della progressiva chilometrica o alla determinazione del lato della strada sono percepite come estremamente difficili e fuorvianti dalla maggior parte dei candidati.
Non riconoscere i segnali, non capire il concetto di direzione di crescita o sbagliare la procedura per sommare i metri dalla palina rende le risposte a queste domande altamente suscettibili di errore. In un esame dove il numero di sbagli consentiti è limitato, incappare in una o più domande sulla progressiva chilometrica può seriamente compromettere l’esito del test, trasformandosi in una potenziale causa di bocciatura.