Posto di blocco, prima il palmo della mano e poi la patente | La nuova richiesta fa strage di multe

Discussione al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Posto di blocco: la richiesta che spiazza gli automobilisti, non farti trovare impreparato o sono davvero guai.
Quando si viene fermati a un posto di blocco, si pensa subito ai documenti: patente, libretto… le solite cose. Ma ci sono anche delle accortezze che sembrano banali, ma che in realtà creano un bel po’ di problemi agli automobilisti meno attenti.
La sicurezza stradale, si sa, non passa solo dai limiti di velocità o dal rispetto dei semafori. Sempre più spesso si punta il dito contro il livello di attenzione e le condizioni fisiche del conducente. A quanto pare, controllare i documenti non basta più. Bisogna essere certi che chi è al volante sia davvero nelle condizioni giuste per farlo.
Essere attenti a questa tipologia di controlli è fondamentale per non farsi cogliere di sorpresa. A volte basta poco per essere messi in difficoltà: un gesto, una semplice richiesta diversa dal solito, ed ecco che si rischia di complicare una situazione che sembrava di routine. E se si è impreparati, beh, il rischio di multe salate è dietro l’angolo.
Questa questione riguarda proprio il modo in cui viene valutata la tua prontezza psicofisica. Non è solo questione di avere i documenti in regola o di non aver bevuto. C’è un occhio in più su di te, su come ti presenti al momento del fermo.
La procedura al posto di blocco
Ed eccoci al punto. Qui, quando vieni fermato, prima ancora di chiederti i documenti, ti chiedono di mostrare il palmo della mano. Sì, hai capito bene. Mostrare la mano, così, come prima cosa. Non è una stramberia: vogliono vedere se hai segni evidenti di stanchezza, come sudorazione anomala, tremori o reazioni strane.
Questa trovata non è nata per caso. Si basa su sentenze precise, che riconoscono certi segnali fisici come indizi sicuri di affaticamento. E attenzione: tanti automobilisti si sono visti fioccare multe belle pesanti perché non erano proprio lucidissimi al momento del controllo.

L’importanza dello stato psicofisico alla guida
Come riporta Bfu, la legge svizzera (precisamente l’articolo 31 della Legge federale sulla circolazione stradale – LCStr, sì proprio quella) dice chiaramente che bisogna essere sempre padroni del proprio veicolo. Se sei stanco morto o in condizioni precarie, tecnicamente sei già fuori legge. Non si scherza: chi viene pescato a guidare mentre è mezzo addormentato rischia grosso.
La pena? Oltre a una bella multa, si può arrivare pure alla sospensione della patente per almeno tre mesi, e se va male anche una condanna fino a tre anni (art. 91 cpv. 2 LCStr, per chi vuole controllare). Ah, e non dimentichiamo l’assicurazione: se fai danni mentre sei stanco, potrebbero pure rifarsi su di te (art. 65 cpv. 3 LCStr). Insomma, un disastro se ti beccano da quelle parti.