Divieto di sosta con rimozione forzata, regalone Salvini: su questi modelli è abolito | Puoi parcheggiarli dove ti pare

Divieto di Sosta e Matteo Salvini (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Ecco come sono mutate le indicazioni relative al divieto di sosta. Come funzionano i parcheggi e le eventuali confische?
Secondo il Codice della Strada, il divieto di sosta disciplina, per l’appunto, la sosta dei veicoli, delimitando delle specifiche aree della strada nelle quali non è possibile lasciare il proprio veicolo.
Nei casi in cui questa norma non dovesse essere rispettata, le autorità competenti potranno procedere o mediante una sanzione pecuniaria, o attraverso la rimozione del veicolo, munendosi di carro attrezzi.
Per comprendere quali aree siano contraddistinte da divieti di sosta, è importante saper riconoscere il corrispettivo cartello, caratterizzato da una forma tonda, con sfondo blu e un divieto di colore rosso.
E’ importante distinguere i cartelli in cui è presente il simbolo indicante il divieto di sosta, che sovrasta però una sorta di tabella bianca, indicante i giorni e gli orari in cui il divieto avrà valenza effettiva.
Un disagio sempre più comune
In Spagna sta avvenendo un fatto realmente curioso. Gli addetti al servizio di rimozione dei veicoli parcheggiati dove non potrebbero, criticano la sempre più crescente difficoltà che stanno riscontrando proprio nella rimozione degli stessi, che dovrebbe avvenire per legge, prima di trasportarli presso il deposito disposto per i veicoli sequestrati. Delle figure fondamentali a stabilire e mantenere l’ordine all’interno delle città per quanto riguarda la sosta dei veicoli in aree non predisposte, che stanno, tuttavia, riscontrando problemi nell’esecuzione del loro lavoro.
Ciò principalmente a causa dei mutamenti dei veicoli di riferimento, che non possono essere rimossi poiché costituenti pericolo o per via dell’impossibilità da parte dei carri attrezzi di operare in tale direzione, causando un disagio non da poco, principalmente a danno della popolazione. Quanto lamentato dagli operatori dei carri attrezzi è l’aumento delle dimensioni riguardanti nuove vetture prodotte e immesse sul mercato, che in determinati casi raggiungono il peso monstre di 2 tonnellate, insostenibili per il trasporto da parte di un carro attrezzi. Il medesimo problema si ripercuote anche per le vetture elettriche o ibride, che pur non essendo propriamente enormi in termini di dimensioni, espongono gli operatori al rischio di folgorazione al momento dell’aggancio, data la presenza delle batterie.

Le differenti disposizioni comunali
Tuttavia, risulta importante sottolineare che molto spesso simili situazioni si verificano in presenza di parcheggi che non sono a pagamento; la palla, in simili casi, passa in mano alle autorità comunali, che dispongono delle tempistiche massime di sosta di un veicolo, la cui eccedenza fa immediatamente scattare il sequestro del veicolo.
Parlando delle due città più popolose della Spagna, Madrid e Barcellona, nella Capitale è stato disposto il lasso temporale massimo pari a cinque giorni consecutivi di sosta consentiti, a patto che siano lavorativi, mentre nel principale centro catalano sono otto i giorni permessi per la sosta continuativa del proprio veicolo. Per quanto concerne, invece, il tempo massimo di permanenza all’interno degli appositi depositi comunali, in caso di confisca dell’auto, la Legge iberica non stabilisce un preciso lasso, perché è facoltà del Comune di riferimento provvedere a fornire indicazioni simili. A riportarlo è il sito web spagnolo 20 Minutos.