Codice stradale europeo: l’UE ha deciso, la tua moto finirà dallo sfasciacarrozze a brevissimo | Inizia il conto alla rovescia

Mazzata per i motociclisti (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
L’UE si mobilita con una stretta senza precedenti per i possessori di motocicli. Le limitazioni introdotte stanno già facendo discutere
Gli ultimi anni sono stati contraddistinti da una floridità assoluta in termini di vendita e diffusione dei motocicli in Europa, che nell’anno 2023 hanno toccato addirittura le 2,56 milioni di unità immesse sul mercato.
Stiamo parlando addirittura del 24,2% in più rispetto a quelli che erano stati i dati della stagione appena precedente. L’Italia, di certo, ha dimostrato di possedere un ruolo determinante nel raggiungimento di simili numeri sul mercato.
Crescita interna del 10% rispetto alla precedente annata per il settore della vendita dei motocicli nel Belpaese, che si traduce in esattamente 352.294 unità immatricolate in Italia nel corso dell’anno 2023.
Non è, perciò, un caso che circa il 4,7% degli italiani, utilizzino i propri mezzi su due ruote nella quotidianità, per recarsi a scuola o a lavoro, con particolare diffusione in regioni quali il Lazio o la Lombardia.
Una modifica drastica
L’Unione Europea ha introdotto una severa normativa, la CE 92.03, volta a limitare i motori eccessivamente rombanti delle motociclette in pieno centro città. ponendo particolare accento su tutti i modelli che dimostreranno di possedere sistemi di scarico manipolati. Una leggera opera di “manutenzione” che permetteva di produrre un rumore significativamente più deciso sui mezzi a due ruote degli appassionati. Con l’entrata in vigore effettiva di tale provvedimento, a poter circolare tranquillamente sulle strade saranno esclusivamente i motocicli che dimostreranno il pieno rispetto dei limiti stabiliti dalla stessa normativa.
Si tratta di un tema ampiamente dibattuto già da diverso tempo, più in particolare sin dall’approvazione della norma Euro 4, nell’anno 2016, quando le autorità dell’Unione Europea già disposero un inasprimento nei requisiti di omologazione, prima rivolgendosi alla questione rumore, che doveva essere ridotta al minimo, sino ad operare con una stretta ancora maggiore, a seguito dell’avvento delle normative Euro 5+ e della già programmata Euro 6. Perciò, tutte le motociclette che saranno sorprese a superare un preciso limite di decibel non potranno, di fatto, più circolare sulle strade dell’Unione. Ma perché si è giunti ad una tanto drastica regolamentazione? Per contrastare, come affermato precedentemente, le ormai continue modifiche ai tubi di scarico, divenute ormai una reale prassi.

Reazioni constratanti
Ad esprimersi in merito si sono fatte avanti associazioni rappresentanti parti diametralmente opposte incluse nel discorso, a partire dall’ACEM. L’Associazione dei Costruttori Europei di Motocicli si è espressa con parere favorevole rispetto alla misura schierata in campo dall’UE. In una nota pubblicata mediante il proprio portale ufficiale, è possibile leggere chiaramente: “Le nuove disposizioni contro le modifiche illegali rappresentano un passo importante per garantire che gli scarichi non prodotti dai costruttori rispettino i requisiti della legislazione”. Aggiungendo, poi: “Questo sviluppo positivo rafforzerà le misure volte a rispondere alle preoccupazioni sollevate da cittadini e politici in merito all’eccessivo rumore”.
Come contraltare, ecco le parole decise della FEMA, Federazione Europea dei Motociclisti, che non ha di certo avuto bisogno di mostrarsi preoccupata, quasi irritata, per quelle che potrebbero essere le conseguenze future conseguenti ad una regolamentazione tanto stringente. Il fulcro della loro posizione di contrasto è rappresentato dalla variabilità, da persona a persona, rispetto alla percezione del “rumore eccessivo”. Il concetto, dal punto di vista della FEMA, resta poco chiaro, affermando che la decisione dell’UE: “Danneggerà tutti noi. La posizione della FEMA è che i limiti al rumore non dovrebbero essere ulteriormente abbassati, ma livelli di rumore eccessivi sono dannosi anche per i passeggeri”. A scriverlo è El Diario.