Terrore rinnovo, il Ministero dei Trasporti diffonde la nota: nuovi accertamenti a sorpresa dell’ASL | Addio a un mare di patenti

Visita dal medico e rinnovo patente (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Il Ministero alza la soglia d’allerta: nuove verifiche sanitarie minacciano migliaia di patenti in fase di rinnovo.
Ogni volta che si avvicina la data del rinnovo della patente, sale un po’ d’ansia. Chiunque guidi da anni lo sa bene: non è solo una questione di burocrazia, ma anche di visite mediche, controlli, e qualche incertezza che aleggia su cosa possa andare storto. Soprattutto se, con l’età, iniziano a spuntare quei piccoli problemi di salute che – anche se innocui nella vita di tutti i giorni – potrebbero far storcere il naso al medico esaminatore.
Negli ultimi tempi si è parlato parecchio del fatto che i criteri per giudicare chi può guidare e chi no stiano diventando sempre più rigidi. Il punto è che si vuole garantire la massima sicurezza sulle strade, giustamente, ma allo stesso tempo cresce il timore che tanti automobilisti – magari anche quelli che non hanno mai avuto incidenti – possano finire tagliati fuori.
Una delle cose che crea più confusione è la questione delle Commissioni Mediche Locali. Sono loro che spesso decidono se una persona è ancora adatta a guidare, specie nei casi “borderline”. Ma non sempre è chiaro quali siano i criteri, e ogni visita può trasformarsi in una specie di interrogatorio.
A volte basta un piccolo sospetto, e scatta la richiesta di nuovi esami. In giro c’è nervosismo, inutile negarlo. Più di qualcuno teme che si stia preparando un giro di vite. E se così fosse, molti si troverebbero all’improvviso senza patente. Ma cosa sta succedendo davvero?
Nuove disposizioni, controlli più severi
Il Ministero dei Trasporti, insieme a quello della Sanità, ha messo nero su bianco le nuove regole. Si tratta dell’aggiornamento dell’articolo 470 del regolamento del Codice della Strada, ed è qualcosa di più di un semplice aggiustamento tecnico: cambiano le condizioni per ottenere – o mantenere – la patente.
Adesso, per chi deve rinnovarla, ci saranno verifiche mediche più approfondite. Non si parla solo del classico certificato del medico di famiglia, ma anche di visite specialistiche e controlli clinici dettagliati, specie se ci sono patologie pregresse. Alcune condizioni, come epilessia, malattie psichiche gravi, diabete con insulina (soprattutto per patenti C, D, E), o problemi cardiaci importanti, possono far scattare un giudizio di non idoneità. Anche l’abuso di alcol o sostanze diventa un ostacolo serio. Ma non finisce qui.

Asl mobilitate, rischio revoca per molti
E qui arriva la parte più delicata: le ASL avranno un ruolo centrale nei controlli, con accertamenti che saranno estesi in modo sistematico. Si parte dai casi sospetti, ma l’intenzione è quella di fare pulizia tra le situazioni più a rischio. Secondo quanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, se una persona ha una condizione considerata pericolosa per la guida, il rinnovo verrà negato o limitato a un massimo di due anni. E ci sarà l’obbligo di controlli successivi.
In pratica, è probabile che a breve ci sarà un’ondata di sospensioni, revoche e revisioni di massa. Soprattutto tra gli over 65 e tra chi guida per mestiere, le preoccupazioni aumentano. Per molti sarà necessario sottoporsi a esami specialistici, anche in strutture pubbliche. E chi non supera i test rischia davvero di dover dire addio alla patente.