Revisione auto ogni 4 anni: Ministero autorizza il 2+2 se soddisfi i nuovi requisiti della Motorizzazione

Revisione auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Scopri se la tua automobile soddisfa questi precisi requisiti. Ecco come può cambiare la revisione
Tutti i possessori di automobili devono sottoporre il proprio veicolo alla revisione auto, al fine di verificare la tenuta complessiva, le condizioni di sicurezza, il funzionamento delle componenti e il rispetto delle norme ambientali.
Per questo, nel corso della revisione, ci si focalizza, con particolare accento, sull’attività dei freni e dello sterzo, ma anche delle sospensioni, degli pneumatici e dell’impianto di illuminazione, al fine di garantire un livello esemplare di sicurezza.
Il Codice della Strada prevede che la revisione debba essere effettuata a seguito di quattro anni dal momento della prima immatricolazione. Successivamente la medesima pratica dovrà essere svolta ogni due anni.
E qualora la revisione non dovesse essere effettuata? E’ prevista una sanzione compresa tra i 173 e i 694 euro, con possibilità di raggiungere i 1.734 in caso di recidiva, oltre all’ipotesi di fermo amministrativo del veicolo.
Una fondamentale differenza
Una domanda frequente è quella relativa all’effettuazione della revisione periodica in merito alle automobili d’epoca, contraddistinte da un particolare valore storico. E’ un quesito necessario da porsi e al quale dare una risposta chiara, soprattutto per le migliaia di appassionati di vetture d’epoca presenti in Italia. A dirla tutta, però, è necessario sottolineare la fondamentale differenza esistente tra le auto storiche e le auto d’epoca. Le prime vengono definite come pezzi contraddistinti da un’importanza storica e collezionistica che deve essere certificata. Tali vetture possono godere, generalmente, di significative agevolazioni sia in merito al bollo auto, sia in merito alle tariffe RC auto.
La circolazione di simili veicoli è concessa su strada unicamente nei casi in cui soddisfino le norme del Codice della Strada, a partire dalla presenza di un certificato che ne attesti la rilevanza storica e collezionistica. Tale riconoscimento può essere ottenuto esclusivamente una volta trascorsi 20 anni dall’anno di costruzione del veicolo, soltanto nel caso in cui lo stesso presenti le specifiche originarie di fabbricazione minuziosamente conservate. I veicoli d’epoca, invece, sono cancellati dagli archivi del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e la loro circolazione può avvenire unicamente in occasione di manifestazioni o raduni autorizzati, a patto che sia stata precedentemente rilasciata un’autorizzazione che ne abiliti la marcia da parte del Dipartimento per i Trasporti Terrestri.

Come funziona la revisione?
Per quanto concerne le auto storiche, la revisione è, di fatto, obbligatoria, in quanto le vetture risultano essere iscritte in Registri quali l’ASI, lo Storico FMI o l’Italiano FIAT. Sulla Carta di Circolazione deve sempre essere presente la dicitura “Veicolo Storico” e la revisione deve essere effettuata seguendo le medesime scadenze delle vetture odiernamente utilizzate: 4 anni dall’immatricolazione per la prima, poi a cadenza biennale. Nel pratico, la revisione prevede che la vettura superi bene o male i medesimi controlli tecnici effettuati ai veicoli definiti “più moderni”, ad eccezione di specifiche prove dinamiche di frenatura e controllo dei fumi.
Discorso differente per le auto d’epoca, che come abbiamo detto non sono presenti all’interno del PRA, in quanto impossibili da destinare alla circolazione su strada come avviene per tutti gli altri veicoli, data l’impossibilità di adeguare i requisiti posseduti da queste vetture alle norme del Codice della Strada. Ed è proprio per questo che non è necessaria la revisione a valutarne lo “stato di salute”. Affinché le auto d’epoca possano presenziare a raduni, mostre o sfilate, è necessario venire in possesso di una specifica autorizzazione. Ciò nonostante è previsto un controllo periodico anche per simili vetture, che ogni 5 anni dovranno svolgere presso la Motorizzazione Civile.