Nuova legge Salvini, STOP alla musica in auto: 173€ di multa se la Polizia ti becca ad ascoltarla ancora

Musica in auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Multe fino a 173 euro se ascolti così la musica in auto: in taluni casi specifici anche la possibilità di conseguenze più gravi.
Chi non ama ascoltare un po’ di musica in macchina mentre guida? Che sia per affrontare il traffico o semplicemente per godersi un viaggio, è una di quelle abitudini a cui pochi rinuncerebbero. Però c’è un limite a tutto.
Il Codice della Strada non lascia troppo spazio all’interpretazione. Il conducente deve sempre riuscire a sentire i suoni essenziali per la circolazione, come clacson, sirene o altri segnali acustici. Questo significa che non devono esserci altri impedimenti sonori.
Oltre a una questione di sicurezza, c’è anche il rispetto per gli altri. Proprio per questo, molte città hanno adottato regolamenti per limitare il disturbo della quiete pubblica, con sanzioni per chi esagera.
E occhio, perché i controlli stanno diventando sempre più frequenti. Senza contare che molte auto moderne hanno già sistemi che modificano automaticamente il volume quando la velocità aumenta, per evitare distrazioni.
Un mix pericoloso
Uno dei problemi più grossi con la musica ascoltata in questo modo è che rende quasi impossibile sentire ciò che succede intorno. Se il suono di un clacson o una sirena viene coperto, il rischio di incidenti aumenta. E non è solo una questione di emergenze: anche un semplice fischietto di un vigile può passare inosservato.
In base al Codice della Strada, chi viene beccato ad ascoltare musica a questo volume rischia una multa fino a 173 euro. L’obiettivo è chiaro: ridurre le distrazioni alla guida e, allo stesso tempo, limitare il rumore nelle zone più sensibili, come ospedali e scuole. Ma qual è il limite?

Musica in auto e multe
Per evitare guai, il Codice della Strada ha fissato un limite preciso: il volume massimo consentito è di 60 decibel. Le forze dell’ordine possono effettuare controlli con strumenti appositi e, se il livello è troppo alto, partono le sanzioni. E non si tratta solo di multe: in alcuni casi può scattare anche il sequestro dell’impianto stereo, soprattutto se modificato o non a norma.
Ma c’è di più: chi viene sorpreso a diffondere musica ad alto volume in aree residenziali o durante la notte potrebbe incorrere nel reato di disturbo della quiete pubblica, previsto dall’articolo 659 del Codice Penale. Le conseguenze non sono leggere: la normativa prevede una sanzione fino a 309 euro, ma nei casi più gravi si può arrivare addirittura a tre mesi di arresto.