Violazione della privacy in auto, hanno montato microfoni e telecamere per spiarci: ecco dove trovare le microspie nella propria auto per non farti tracciare

Controllo vocale in auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Microfoni e telecamere nascoste nelle auto moderne: la tecnologia semplifica la vita, ma mette a rischio la nostra privacy?
Negli ultimi tempi, la parola “privacy” sembra essere ovunque. Smartphone, TV intelligenti, elettrodomestici connessi… e adesso? Beh, a quanto pare è il turno delle automobili. Sì, proprio loro. Quelle che dovrebbero portarci da un punto A a un punto B potrebbero, nel frattempo, raccogliere anche più informazioni su di noi di quanto immaginiamo.
Le auto moderne, con tutti i loro gadget ipertecnologici, sono ormai molto più di semplici mezzi di trasporto. Sensori, videocamere, GPS e sistemi di riconoscimento vocale sono lì per semplificarci la vita (almeno in teoria). Ma dietro tutta questa comodità si nasconde una domanda: quanto di quello che fanno resta davvero “privato”?
E il problema è proprio questo: le nostre auto non si limitano a “osservarci” passivamente. Sono diventate una specie di scatola nera personale, capace di registrare dove andiamo, come guidiamo e persino con chi parliamo. Una volta erano i telefoni a spaventarci con il loro tracciamento continuo. Ora sembra che le auto siano pronte a raccogliere il testimone.
La cosa più inquietante, però, è che molti di questi dispositivi sono talmente ben integrati che è difficile accorgersi della loro presenza. Telecamere piccolissime, microfoni discreti: tutti installati con la scusa di migliorare la sicurezza o l’esperienza di guida. Ecco, migliorare per chi, esattamente?
Le nuove tecnologie a bordo: cosa fanno davvero?
Le auto che guidiamo oggi non sono più quelle di una volta, su questo non c’è dubbio. Dentro ci trovi sistemi talmente avanzati da sembrare usciti da un film di fantascienza. I microfoni servono per interagire con gli assistenti vocali, ma potrebbero anche registrare suoni che non ci aspetteremmo. E le telecamere? Si trovano dappertutto: fuori, dentro, nei sistemi di assistenza alla guida. Alcune addirittura puntano direttamente sull’abitacolo.
Poi ci sono i sistemi di navigazione GPS, che tracciano ogni spostamento, in tempo reale. Tutte queste tecnologie, combinate insieme, creano un profilo dettagliato di chi siamo, dove andiamo, quanto ci fermiamo e persino come preferiamo guidare. Insomma, praticamente un diario di bordo personale… ma condiviso con chissà chi.

Rischi e protezioni
Negli Stati Uniti, il problema della privacy sulle auto connesse sta facendo molto discutere. Alcune case automobilistiche e fornitori di servizi tecnologici sono finite sotto accusa per aver utilizzato i dati raccolti dai veicoli in modo poco trasparente. Secondo la Federal Trade Commission (FTC), ci sono stati casi in cui informazioni sensibili come la posizione dei veicoli o il comportamento dei conducenti sono state vendute a terzi senza alcun consenso. In Europa, grazie al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), esistono norme molto più severe che obbligano le aziende a ottenere il consenso esplicito prima di raccogliere o utilizzare i dati personali.
Questo significa che, almeno per ora, i consumatori europei possono sentirsi un po’ più tutelati. Tuttavia, il rischio non è del tutto eliminato: molte tecnologie integrate nei veicoli vengono sviluppate da aziende con sede fuori dall’Unione Europea, il che rende difficile avere un controllo completo sui dati. Molti guidatori non sanno che comunque queste tecnologie possono essere disattivate. In effetti, prima di tutto sarebbe utile verificare se la tua auto è dotata di queste funzionalità, magari leggendo il manuale o contattando direttamente il produttore. E se qualcosa ti sembra sospetto, forse vale la pena dare un’occhiata più da vicino.