È ufficiale, il metano è morto: crollo totale delle immatricolazioni | Ecco cosa succederà ora

Metano al capolinea (Depositphotos foto)

Metano al capolinea (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Le auto a metano spariscono dalle strade: una fine derivante da tante cause che segna una svolta perentoria. 

Negli ultimi anni si è parlato sempre più spesso dei piani green europei che puntano a trasformare l’industria automobilistica. L’idea è chiara: ridurre le emissioni e favorire la mobilità elettrica, lasciando sempre meno spazio alle auto con motori a combustione interna. E non si parla solo dei classici diesel e benzina, ma anche di altre alimentazioni che fino a qualche anno fa sembravano avere ancora un futuro promettente.

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Insomma, la transizione ecologica è in corso e procede spedita. Dal 2035, se non ci saranno clamorosi dietrofront, in Europa si potranno vendere solo auto elettriche. Anche le motorizzazioni ibride rischiano di rimanere tagliate fuori da questa nuova era dell’automobile. Il messaggio è chiaro: la direzione è l’elettrico, senza compromessi. E chi non si adatta rischia di essere lasciato indietro.

È chiaro che, in un contesto del genere, alcune tecnologie che hanno fatto la storia sono destinate a scomparire e stanno già scomparendo. Questa svolta non è certo indolore: settori che per anni hanno garantito risparmio e affidabilità ora si trovano al capolinea.

I numeri parlano chiaro: alcune alimentazioni, che fino a poco tempo fa erano una scelta comune, stanno sparendo dal mercato. A pesare sono diversi fattori, come l’aumento dei prezzi, l’evoluzione delle tecnologie e la mancanza di nuovi modelli nelle concessionarie. Sembra proprio che alcune storie automobilistiche siano arrivate al capitolo finale.

Fine della corsa per le auto a metano

Tra queste c’è il metano, un’alimentazione che in Italia ha avuto un grande successo per decenni. Chi sceglieva il metano puntava su una soluzione economica e affidabile, con un occhio al portafoglio e uno all’ambiente. Negli anni 2000, le auto a metano erano ovunque. Ma le cose sono cambiate, e parecchio.

Il dato che segna la svolta? A novembre 2023 non è stata immatricolata neanche una nuova auto a metano. È la prima volta che succede dal dopoguerra, un segnale forte che qualcosa si è rotto. I prezzi del gas naturale sono aumentati, e nei concessionari ormai i modelli a metano sono praticamente scomparsi. Un mix letale che ha portato a un crollo delle vendite.

Rifornimento (Depositphotos foto)
Rifornimento (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Auto a metano, numeri in picchiata

Secondo i dati di Unrae e Anfia, nel 2023 circolavano ancora tra le 910.000 e le 950.000 auto a metano. Un numero che sembra alto, ma è destinato a scendere a picco nei prossimi anni. Nel 2024, le immatricolazioni sono state solo 1.242 unità, una quota di mercato minuscola, appena lo 0,1%. Basti pensare che nel 2009 erano state immatricolate più di 127.000 auto a metano, pari a quasi il 6% del mercato.

La rete dei distributori, con i suoi circa 1.600 impianti, è ormai troppo grande rispetto alla domanda. Ogni stazione serve meno di 600 auto, una situazione insostenibile. Anche gli incentivi statali non hanno dato una mano: dei quasi 6 milioni di euro disponibili, solo la metà è stata utilizzata. Nemmeno il bonus da 800 euro per la conversione a metano sembra interessare più nessuno. Sembra proprio che il declino del metano sia definitivo.