Sarà possibile decarbonizzare il traporto? Questi carburanti ci vengono in aiuto
Ecco i carburanti che potrebbero tornarci utili per riuscire a decarbonizzare i trasporti pesanti, la soluzione per un mondo sostenibile.
Oggi viviamo in un mondo che necessita di un enorme sostegno da parte di tutto il globo. Questo soprattutto perché viviamo in tempi così frenetici che ci obbligano sempre più all’uso di mezzi di trasporto poco sostenibili.
Chiaramente è difficile farne a meno in quanto risulterebbe alquanto complicato raggiungere vari luoghi in poco tempo. Quindi sarebbe la soluzione per ovviare a questo problema?
A tal proposito si rileva la necessità di effettuare una decarbonizzazione dei mezzi di trasporto di cui facciamo uso quotidianamente per una mobilità più sostenibile.
In particolare, svolgono un ruolo piuttosto impattante sulla salute ambientale i mezzi di trasporto pesanti, che rilasciano delle quantità inimmaginabili di carbonio nell’aria.
La strada verso una decarbonizzazione dei mezzi pesanti
La transizione verso un sistema di trasporti a basse emissioni di carbonio rappresenta una sfida importantissima per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050. In questo senso, i carburanti rinnovabili a basso contenuto di carbonio (LCF) forniscono un contributo essenziale. Essi sarebbero capaci di far raggiungere un livello superiore a infrastrutture e filiere esistenti. Al contempo, contribuirebbero alla sicurezza energetica e alla competitività economica. Di questo tema se ne occupa in maniera approfondita lo studio “Decarbonizzare i trasporti pesanti. Prospettive per i segmenti stradale e marittimo al 2030 e al 2050“. Esso viene elaborato dal Gruppo Strategico Carburanti ed energie alternative per la mobilità di Unem e dal RIE (Ricerche industriali ed energetiche) di Bologna, e presentato insieme ad Anita e Confitarma.
Lo studio è in grado di esplicare in maniera chiara quali potrebbero essere le varie conseguenze positive nell’attuare una decarbonizzazione in uno scenario contemporaneo. Secondo Rosario Pistorio – Presidente che ha curato il lavoro e Vicepresidente di Unem – la decarbonizzazione dei trasporti è un percorso che va avanti già da molti anni. Tuttavia, l’attuazione di questa trasformazione si rivela più complessa di quanto inizialmente previsto. Questo perché richiede un approccio concreto. In particolare, per il trasporto pesante stradale e marittimo, sembra alquanto difficile l’utilizzo dell’elettrico per fattori tecnici ed economici.
Lo scopo ultimo dello studio
In sostanza, lo studio rappresenta un invito a riconoscere e sfruttare tutte le tecnologie disponibili. Questo per superare le difficoltà e raggiungere gli obiettivi fissati. Gianni Murano, il Presidente di Unem, ci ha tenuto a specificare come la neutralità carbonica al 2050 sarà un percorso lungo. Questo perché ci sarà bisogno dello sviluppo di tutte le innovazioni tecnologiche per raggiungere il fine ultimo della decarbonizzazione. Un punto fondamentale lo riporta la responsabile delle relazioni istituzionali di Anita, Margherita Palladino, che sarebbe l’importanza di considerare l’intera gamma di innovazioni a nostra disposizione per il trasporto pesante stradale. Chiaramente, lo stesso principio si applica al trasporto marittimo.
In definitiva, lo studio richiama alla necessità di un approccio pragmatico e flessibile per affrontare la decarbonizzazione del settore dei trasporti pesanti. Tutto ciò, però, senza trascurare le tecnologie consolidate che possono ancora giocare un ruolo significativo. La collaborazione tra le diverse realtà industriali e istituzionali si rivela fondamentale per affrontare le sfide di questa trasformazione e garantire un futuro sostenibile per il settore.