Honda: airbag esterno a difesa di pedoni e motociclisti, ecco i brevetti

Honda: airbag esterno a difesa di pedoni e motociclisti, ecco i brevetti

Honda: airbag esterno a difesa di pedoni e motociclisti, ecco i brevetti

Di solito, quando si sente parlare di Airbag, si pensa subito a dispositivi per migliorare la sicurezza dei passeggeri all’interno di un’automobile, o quelli montati sulle tute dei motociclisti professionisti che poco prima dell’impatto con il suolo in caso di caduta, si gonfiano. Da un po’ di tempo, però, il concetto è stato leggermente rivisitato, adottando delle soluzioni che ne consentono l’utilizzo anche all’esterno dell’abitacolo per la difesa delle persone che ci circondano. È una notizia recente che Honda ha pubblicato i brevetti di un sistema airbag pensato per salvaguardare i pedoni e i motociclisti che possono essere, involontariamente, investiti in caso di incidente.

Brevetto Honda
Brevetto Honda

Honda: i brevetti dell’airbag esterno

In realtà, l’airbag esterno non è una novità assoluta nell’ambito dell’automotive. Alcuni sistemi già presentati fanno spostare il cofano anteriore, quando viene rilevato che il pedone è stato investito. In questo modo si limitano i danni provocati al “poveretto” che in quel momento sta per essere investito. Con il nuovo brevetto, Honda, l’obiettivo è quello di far uscire illesi i pedoni e i motociclisti dopo un incidente, riuscendo a riconoscere il tipo di oggetto che ha colpito l’auto.

Brevetto Honda

Il sistema comprende una miriade di sensori e telecamere (attualmente montate già su una notevole serie di modelli da un paio di anni a questa parte), riuscendo però a distinguere anche il tipo di oggetto/persona che è andato ad impattare contro il cofano anteriore della vettura. Infatti, se il pedone è un bambino, il sistema si comporta in un modo diverso, rispetto a se è un adulto.

Il sistema Honda riconosce se il pedone è bambino o adulto

Il cofano si sposterà con delle “microcariche” esplosive e nel caso del brevetto sono menzionati solo i pedoni. È logico pensare, però, che questo brevetto è utile anche per salvaguardare i motociclisti, una categoria particolarmente a rischio nella circolazione urbana ed extraurbana, oppure ciclisti e, perché no, anche animali. La novità di questo brevetto è che l’auto effettua una vera e propria scansione della strada captando tutti i potenziali pericoli e monitorandoli in tempo reale.

Il software, però, è in grado di determinare dimensioni, forma e posizione di tutto ciò che colpisce il lato frontale dell’auto. Ci sono diversi airbag sotto il cofano e anche la pressione esercitata sarà diversa in base alle situazioni.

Se ad esempio, la persona colpita è un adulto, le esplosioni faranno arretrare il cofano per accogliere più dolcemente il pedone o il motociclista. Se invece, il malcapitato è un bambino o un animale, la pressione esercitata sarà inferiore per evitare l’effetto del rimbalzo. Non è una vera e propria rivoluzione, sia chiaro. Tuttavia sono proprio queste piccole migliorie che arrivano giorno dopo giorno che poi portano a sistemi di sicurezza fatti ad hoc che riducono in maniera incredibile i danni legati agli incidenti stradali.

La speranza ideale è quella di ridurre il tasso delle vittime da incidenti stradali a zero. Tuttavia essendo impossibile annullare il rischio nella realtà, bisogna studiare dei metodi per ridurre il più possibile le probabilità di avere ripercussioni dopo un incidente.